La luce degli uomini

Gesù è la Luce degli uomini. Così l’evangelista Matteo ci presenta il Nazareno che inaugura la sua vita pubblica. La luce è un simbolo  che riassume in sé due aspetti fondamentali di Dio: la sua trascendenza (è Altro rispetto al mondo) e, contemporaneamente, la sua presenza nella storia dell’uomo e nella creazione, proprio come la luce avvolge e pervade il mondo intero. In realtà l’evangelista ‘prende’ questa immagine dal profeta Isaia Il popolo che camminava nelle tenebre vide una gran luce. Altrove Isaia preannuncia la stessa promessa invitando alla gioia e alla novità di vita: Alzati, rivestiti di Luce, perchè viene la tua luce [Is 60,1]. E’ la luce delle nazioni con cui, sempre, Isaia, prefigura il Messia. E Gesù è proprio quella luce!

Spesso, gli artisti, con le loro tecniche pittoriche, hanno raffigurato Gesù sorgente di luce.  Il soggetto che più evidenzia questo particolare è la Natività. Tra le tante e bellissime opere vi propongo di ammirare l’opera di Luca Cambiaso, Adorazione dei pastori, custodita oggi nella Pinacotaca di Brera a Milano.

Luca Cambiaso, Adorazione dei Pastori, 1550, Pinacoteca Brera, Milano.

 

Una scena essenziale. Maria e Giuseppe sono accompagnati, nell’adorazione del Figlio di Dio, da due  pastori. Il primo in ginocchio   reca un agnello, il secondo, in piedi, fa pensare più ad un angelo. Sullo sfondo l’asino e il bue. Al centro il Verbo incarnato. Il pittore lo ha raffigurato come una sorgente di luce che illumina tutto e tutti e si oppone allo sfondo tenebroso. Sì, perché la Luce divina è diventata storia umana per diradare le tenebre. L’uomo può vivere benissimo nelle tenebre, ma queste non gli permetteranno mai di ‘vedere’, con sufficiente agilità, il cammino che sta percorrendo, la meta da scegliere. Le tenebre fanno a malapena vedere l’oggi, l’istante immediato della vita di ciascuno. Incontrare Gesù significa farsi illuminare da Lui e poter scorgere il percorso della nostro pellegrinaggio e le possibili strade da percorrere.