La terza domenica di avvento è titolata ‘Domenica Gaudete’. Si prende spunto dall’antifona di ingresso che, a sua volta, è tratta dalla lettera ai Filippesi: Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto: rallegratevi. Il Signore è vicino. 

Sta terminando l’attesa, possiamo cominciare a gioire perché il Messia, il Salvatore, è prossimo a noi! Paolo VI, nella sua esortazione scrisse: Dio, prima ancora di manifestarsi personalmente mediante la rivelazione, dispone l’intelligenza e il cuore della sua creatura all’incontro con la gioia, nello stesso tempo che con la verità. [Gaudete in Domino 1].

Un’ opera d’arte che può tradurre in colori tale predisposizione è  senza dubbio ‘La danza’ di Henry Matisse.

In realtà l’intento dell’autore è quello di raffigurare una  metafora della vita, del suo continuo rinnovarsi, del suo eterno movimento.  A noi sembra non errato accostare tale opera alla predisposizione che devono avere i nostri animi in questa domenica. Una danza non solitaria, comunitaria! E’ tutta la Chiesa che questa domenica danza, gioisce, perché il suo Signore sta nascendo.