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Riverbero dell’amore di Dio

Nell’unione tra un uomo e una donna, ratificata davanti a Dio, risplendono l’immagine e la somiglianza poste dal Creatore  nelle sue due creature. L’evangelista Marco ricorre al famoso brano della Genesi per spiegare questa profonda verità antropologica. 

Un’unica carne

Due liberta’ che, nell’amore, riescono a confrontarsi creando un ‘noi’, pur restando identità differenti. L’affermazione veterotestamentaria, una sola carne, si riferisce proprio alla  profonda  connaturalità che definisce il rapporto coniugale;  una comunione che riguarda la totalità delle persone coinvolte e che arriva alla costituzione di una nuova ‘individualità’,  di un nuovo modo di essere,  un nuovo luogo intimo in cui il  noi diventa casa. Essa  è tutta da costruire, chiama in causa la decisione di mettersi in gioco nella relazione con l’altro, richiede di scoprirsi, di fidarsi dell’altro affidandogli gli aspetti più intimi della propria interiorità. Ecco perché la relazione di coppia, quando è autentica diventa anche riverbero dell’amore che Dio vive in se stesso nella comunione di mutua appartenenza fra Padre, Figlio e Spirito.

Una tela dell’artista bielorusso, Marc Chagal, Passeggiata, da forma e colore al vangelo di questa domenica.

M. Chagall, La passeggiata, 1918, Museo di Sanpietroburgo.

Al centro del dipinto ci sono i due protagonisti: il pittore che tiene per mano la moglie Bella. Sono molto felici e sorridenti tanto che la donna si libra nell’aria e trascina su anche il marito. Per Chagal l’amore è capace di far volare oltre i limiti che la natura impone, verso orizzonti inimmaginabili, trascendenti.

Sul prato la tovaglia da picnic con la bottiglia di vino e dei fiori. Rappresentano la convivialita’ e la quotidianità coniugale, fonte di felicità per i due sposi.

Alle loro spalle una città, è Vitebsk, dove i due sono nati e dove vivevano all’epoca (siamo nel 1917). Tra le case però si distingue un edificio, è la sagoma della sinagoga. Ha  una tonalità rosata, molto più delicata rispetto al verde delle case. La sua struttura evanescente indica la funzione, diversa, spirituale. Se ci è permessa una lettura neotestamentaria del quadro, ci piace pensare che Chagal indicava il profondo legame tra l’amore coniugale di un uomo e di una donna e l’amore di Cristo con la sua Chiesa.