Aprì loro la mente per comprendere le Scritture

Aprì loro la mente per comprendere le Scritture. [Lc 24,45] Con queste parole l’evangelista Luca descrive uno degli ultimi gesti compiuti da Gesù prima di ascendere al Padre. Le stesse parole scelte da  Papa Francesco, nel Motu Proprio, con cui si stabilisce che la III domenica del tempo ordinario è dedicata alla Parola di Dio. Un modo per  far rivivere alla Chiesa il gesto del Risorto che apre anche per noi il tesoro della sua Parola [Aperuit illis, 2]. Sì perché la Parola che Dio ci ha rivolto è per noi preziosa come un tesoro di gemme uniche. In Essa e Con Essa Dio si rivela a noi, suoi interlocutori, alla maniera umana …parlando… per mezzo degli uomini [DV 12].

Questa interlocuzione Dio-uomo si sviluppa all’interno di un’economia trinitaria.  Il Padre prende l’iniziativa di comunicarsi a noi; il Padre comunica il Figlio che è la Parola per eccellenza. La Parola viene comunicata per l’ispirazione dello Spirito Santo, che muove e guida ogni manifestazione della Parola di Dio fra gli uomini.

 

Un’opera d’arte che ben esprime questa concezione trinitaria della Parola di Dio è una  meravigliosa miniatura francese tratta da un libro d’ore del XV secolo e custodita oggi al  Britsh museum di Londra.

La Trinità, miniatura francese tratta da un libro d’ore del XV secolo (Londra, Britsh museum).

Sul trono celeste che sovrasta il mondo sono seduti il Padre e il Figlio. Essi reggono insieme il calice, simbolo della Chiesa e hanno sul grembo il Libro Sacro. In mezzo a loro lo Spirito, sotto forma di colomba le cui ali lambiscono le labbra dei primi due. Il miniaturista ha espresso egregiamente  il ‘modo’ grazie al quale la Parola è diventata  per noi Parola scritta. Così essa si riversa sul mondo intero. A noi il compito dell’Annuncio.