La prima eresia

Il cardine della salvezza

Nazaret. Il villaggio di Gesù. Piccolo centro con poche centinaia di abitanti…tutti si conoscono…tutti sono parenti. Eppure lì, nel ‘fiore della Galilea’, si realizza la prima  eresia cristologica: il rinnegamento del Figlio di Dio! 

Non è costui il falegname, il figlio di Maria …?   Gli amici e parenti di Gesù non respingono la divinità di Cristo, ma la sua umanità. Eppure  è  l’In-carnazione, la carne di Cristo, nella sua debolezza e stoltezza crocifissa il cardine di salvezza per la risurrezione di tutti!

Ammiriamo  l’episodio in un’opera di James Tissot, un pittore francese del 1800. E’  appartenente al  ciclo La vita di nostra Signore Gesù Cristo: 350 tavole acquerellate, fatte dall’artista durante la sua lunga permanenza in Terra Santa.

Di quest’opera colpisce il realismo dato dalla minuziosa attenzione ai particolari; una cura che dona all’osservatore  la sensazione di essere presente, in prima persona, all’avvenimento.

La scena si svolge nella sinagoga: Gesù è al centro della scena, davanti il rotolo sacro. Alle spalle del Figlio di Dio c’è una struttura rialzata: è il luogo dove veniva posizionato l’armadio santo (aron ha-qodesh). Infine i concittadini di Gesù,  seduti su scanni lignei. Molto eloquente è la loro espressione di chiusura e diniego nei confronti di ciò che stanno vedendo e udendo; nei confronti dell’uomo Gesù, uno di loro! Eppure è proprio lì la grandezza e l’unicità dei quel momento:  Dio, il Totalmente Altro, Colui che è,   sta  lì,  davanti ai loro occhi è diventato uno di loro!

Il Figlio di Dio, l’Unigenito, non ha considerato una prerogativa esclusiva la sua divinità, ma è diventato uomo, è diventato uno di noi!