Il nuovo giorno

Rabbunì !

E’ notte. L’alba ancora deve illuminare il nuovo giorno. Maria di Magdala corre al sepolcro dove avevano posto Gesù. Le tenebre si sono impossessate del cuore: il suo Signore è morto. L’unica consolazione che le resta è quella di poter preparare quel corpo così martoriato, così oltraggiato appena poche ore prima, ridargli di nuovo dignità, profumarlo per una degna sepoltura.

Ma la pietra è tolta!

Corre allora a chiamare Pietro che si precipita, insieme con Giovanni,  a verificare quanto la donna diceva. Ma nel sepolcro, trovano solo un sudario, piegato, sulla pietra tombale. E lì, l’autore biblico, fa la sua proclamazione di fede; afferma che l’apostolo più giovane vide e credette. Ma poi vanno via perchè non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

La lettura pasquale  si ferma lì!

E Maria Maddalena?

Lei resta vicino al sepolcro, affranta, attonita ma comunque in attesa, a meditare su quanto ha visto. E lì, in quella notte senza fine, accade l’incredibile!

Il primo suono della Resurrezione

C’è un uomo che avanza, si scorge nell’indaco chiarore del giorno ormai vicino. Il giardiniere? Ma la chiama per nome. Ed allora, il suo cuore ha una scossa…quasi non osa pronunciare quel nome…

…Rabbuni!.

La voce dolce e acuta di una donna è il primo suono della Resurrezione. Rabbuni!

E forte è lo slancio a corrergli incontro per stringerlo a sè.

Eccolo il suo Maestro; ora la guarda negli occhi, le sorride con tenerezza, felice che Lei è stata lì, ad attenderlo, nella più interminabile delle notti.

Ora è pronta a lasciarlo andare, a non tratternerlo.

E’ quanto rappresenta il pittore tedesco Hans Holbein il Giovane in questa pala d’altare realizzata nel 1526. In primo piano i due protagonisti,  l’uno di fronte all’altro. Dietro, in lontananza i  due discepoli,  Pietro e  Giovanni, che vanno verso Gerusalemme. Sullo sfondo a sinistra il Calvario dove, insolitamente, l’artista ha mostrato più di tre croci. Le nuvole, in rapido movimento, e un’alba appena pronunciata, danno movimento a tutta la scena. Ma ciò che attira l’attenzione dell’osservatore è l’apertura del sepolcro: dentro è un’esplosione di luce e si scorgono i due angeli citati dall’evangelista. Sembra di leggervi le parole di Teresa di Lisieux: abbassandosi sul sepolcro vuoto, finì per trovare quel che cercava.

Buona Pasqua.