Gli occhiali di Nicodemo

Nicodemo

E’ notte!

Mite, con i profumi di una primavera ormai iniziata. Anche quest’anno Gesù è salito a Gerusalemme per celebrare la Pasqua. L’autore del quarto vangelo ci presenta un incontro particolare: un uomo, un fariseo, un membro del Sinedrio, probabilmente di nascosto, va alla ricerca di Gesù!

E’ l’incontro che vediamo raffigurato in quest’olio su tela di Crijn Hendricksz Volmarijn, un pittore olandese del XVII secolo.

L’incontro avviene su uno sfondo buio. E’ la notte  della mente e del cuore di chi fa resistenza a lasciarsi illuminare dalla luce di Cristo e  dalla sua Rivelazione.   Illuminati dalla luce di due candele, i  protagonisti sono seduti ad un tavolo. Sopra di esso le Sacre Scritture.  Gesù assume il ruolo  richiestogli da Nicodemo; Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio. E da maestro spiega al suo colto ed esperto interlocutore  il vero significato delle Scritture: è Lui il Messia da tutti atteso! Citando l’esperienza di Mosè nel deserto e l’episodio del serpente innalzato, perché gli israeliti potessero salvarsi, Gesù rivela la sua Pasqua e il compimento della salvezza di Dio per gli uomini.

Ma soffermiamo l’attenzione su un particolare  dell’opera, la gestualità dei due personaggi. Gesù da vero maestro sta elencando qualcosa: probabilmente si riferisce alla prima nascita e alla seconda, la rinascita, essa ha origine dall’alto, dalla misericordia di Dio: Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo.

 L’anziano Nicodemo,  curiosamente, ha tra le mani degli occhiali. Perché il nostro pittore ha usato questo anacronismo? In realtà è un particolare utilizzato anche da altri artisti, per esempio lo si vede in un’opera fiamminga del XIV secolo, l’ Altare della Passione di Conrad von Soest, Pietro inforca degli occhiali per leggere e spiegare le sacre Scritture a Paolo. Lo strumento ottico è indiscutibilmente assunto come simbolo: come il presbite vede bene da lontano e non da vicino, così Nicodemo conosceva bene l’Antica Alleanza ma non scorgeva, nel suo interlocutore, la Nuova Alleanza che stava iniziando proprio lì, davanti a lui.

Incontrare Cristo significa incontrare la Luce, la Vera luce che ci permette di infrangere la notte e ‘vedere’ tutte le sfumature di cui la nostra realtà è composta.