Pace a voi!

 E’ sera. Gli Apostoli sono a porta chiuse pieni di timore. Ed ecco lì, davanti a loro c’è  il Maestro. Li saluta dicendo Pace a voi!

 Quella sera avevano  bisogno di Pace….erano  stati giorni incredibili: la cattura di Gesù, quel processo in fretta e furia,  poi quell’inspiegabile,  orrenda, crudele morte in croce. Avevano trascorso il giorno di festa  chiusi dentro, per paura dei giudei, con due grandi assenze: quella del loro Maestro e quella, non meno sconvolgente, del traditore, di colui  che ha avuto il coraggio di vendere il Maestro per pochi soldi: Giuda. E poi la notizia incredibile di Maria: il corpo di Gesù non si trovava più!

Sono talmente sconvolti che non credono a ciò che sta lì, davanti a loro, è il Risorto…..non si può ritornare dalla Morte…è un fantasma…o forse solo immaginazione…fantasia. Ma il Signore soffia su loro lo Spirito, non solo perché possano credere, ma anche annunciare al mondo tutto ciò che fino a quel momento hanno visto ed udito. Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi

Ma uno di essi non c’è!

Dopo una settimana, nello stesso giorno, appare di nuovo e questa volta c’è anche Tommaso, l’incredulo!

L’incredulità di Tommaso è stato un tema molto caro alla pittura religiosa di tutti i tempi.  Tra le tante meravigliose opere, vi propongo di ammirare la tela di Hendrick Terbrugghen, l’Incredulità di Tommaso, custodita al Rijksmuseum  di Amsterdam.

Hedrick Terbrugghen, Incredulità di Tommaso, 1622 ca. - Amsterdam, Rijksmuseum
Hedrick Terbrugghen, Incredulità di Tommaso, 1622 ca. – Amsterdam, Rijksmuseum

Gesù è quasi al centro della raffigurazione, il sudario copre il suo corpo lasciando scoperto il braccio destro e la zona del torace dove il Risorto mostra  il segno della lancia. E’ in quella ferita, aperta ma non sanguinante, che  conduce la mano di Tommaso invitandolo a  toccare.

Alle loro spalle, in secondo piano ci sono altri due apostoli. Il primo ha gli occhi abbassati, rivolti verso la ferita di Gesù, il secondo invece rivolge lo sguardo verso l’alto, verso la luce che illumina tutta la scena: è la Luce dello Spirito Santo, donato dal Risorto  ai Dodici.

Infine in primo piano, accanto a Tommaso, c’è Pietro. Le sue mani sono trepidanti…sanno che hanno davanti il Mistero di Dio, il Risorto, ma non osano toccarlo. 

L’apostolo,  curiosamente, inforca degli occhiali. Perché il pittore ha usato questo anacronismo? (In realtà è un particolare utilizzato anche da altri artisti; cfr. Gli Occhiali di Nicodemo ).  Lo strumento ottico è assunto come simbolo di sapienza e scienza. Come possibilità di ‘vedere lontano’. Il cristianesimo si fonda unicamente su un evento:  Gesù, il Nazareno, è Risorto! “Egli è uscito verso una vita diversa, nuova – verso la vastità di Dio e, partendo da lì, Egli si manifesta ai suoi”. [BENEDETTO XVI, Papa emerito].

A tutti gli uomini di buona volontà la scelta di credere…di andare lontano, oltre ciò che è visibile, per vedere e toccare l’Altro!