Sabato Santo

Sia la luce
È notte! Notte di tenebre, notte malevola: l’uomo ha ucciso il suo Dio!
Ma la vita è più forte della morte; l’amore più tenace dell’odio; la luce più feconda del caos!
Sia la luce!
Questa notte Dio pronuncia nuovamente queste Parole, una nuova creazione si genera. Si apre una nuova dimensione per l’uomo e per tutto il creato: la morte è definitivamente sconfitta.
Nella meravigliosa opera del napoletano Luca Giordano, sembra poter ‘toccare’ o meglio ‘’guardare’ la nuova luce, il bagliore della nuova vita.

Luca Giordano, Resurrezione, 1665, Residenzgalerie, Salzburg

Una notte di tenebre profonde é squarciata dalla luce. La parte alta della tela é occupata da un’esplosione luminosa, la cui fonte è Cristo, sole di giustizia che sorge e vince le morte. Il risorto è avvolto ancora dal telo funebre che si gonfia d’aria. Completa la rappresentazione della gloria un

altro elemento iconografico: il vessillo della vittoria, costituito da un’asta che termina con una croce (non visibile in quest’opera).
Il resto della tela é occupata dagli uomini miscredenti, irrimediabilmente schiacciati dalla potenza del Risorto.

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