Un incontro

Chi

Un uomo, una donna, un incontro .
La donna è una samaritana senza nome. Il suo passato non è stato semplice: si è persa dietro  falsi amori cercando chissà cosa, chissà chi!
L’uomo è Gesu’, un Giudeo, molto piu’ che uno straniero, un nemico. Lo sanno tutti dell’ostilità ancestrale tra  Giudei e Samaritani! Ma Gesù è anche il Figlio di Dio, il Messia . Allora tutto cambia!

Dove

Tutto avviene presso un pozzo. In una regione in cui l’acqua è scarsa, i punti in cui essa sgorga diventano luoghi privilegiati di incontro, di conflitti e riconciliazioni, di antichi ricordi. Luogo del corteggiamento, del fidanzamento. Al pozzo Isacco incontrò Rebecca (Gn 24,10-20); Giacobbe incontrò Rachele (Gn 29,2 ss); Mosè incontrò Sefora (Es 2,15-21). E’ il luogo dell’intimità sponsale e della confidenza piena. Lì il Messia tanto atteso, lo Sposo, incontra la sua Sposa: l’umanità credente.

L’arte

Molte sono le opere d’arte che si sono ispirate a questo episodio evangelico.  Vi propongo di contemplare il quadro di Siergei Koder. Un’opera originale perchè presenta l’incontro allontanandosi dallo schema tradizionale che raffigura Gesu’ e la donna vicini ad un pozzo. Il quadro è strutturato a partire dalla cisterna. Lo spettatore è invitato a guardare un interno che mai era stato svelato.

S. Koder, La donna al pozzo di Giacobbe) olio su tela, 2001, Museo Ellwange Bild und Bibel
S. Koder, La donna al pozzo di Giacobbe) olio su tela, 2001, Museo Ellwange Bild und Bibel.

La donna, sola, si affaccia al pozzo, scrutandone il fondo. Quel luogo profondo e buio rappresenta il suo cuore, la sua coscienza. E’ serena, sorridente, non ha fretta ma osserva meravigliata ciò che la vista le offre. Cosa scorge nella parte piu’ profonda? Che non è sola! Accanto ha un’amico prezioso, ha Gesu’! Così come per la samaritana, Gesu’ raggiunge la profondità del cuore di ciascun uomo per donare un di più di bellezza, un di più di vita, un di piu di amore che tracima, che diventa sorgente zampillante, diventa acqua viva che fa maturare la vita, la rende autentica e indistruttibile, eterna.

Non da trascurare è il gioco di luci che l’artista ha dato al quadro. Il pozzo oscuro è illuminato dalla luce esterna che  si riflette nell’acqua proiettandosi tra i due volti.  A rigor di logica questi dovrebbero  essere in ombra, apparendo in controluce.   Non è un errore. Se capovolgiamo l’immagine appare un altro sole, un’altra sorgente di luce che ha origine  dal  volto del Nazareno e si irradia sulla donna.  E la luce di Dio che  illumina quella vita  disordinata e superficiale. Quel Cristo è l’acqua per la sua sete, egli è il volto che rivela all’uomo il suo futuro.