Sì sì e no no

Continua il lungo discorso di Gesù ai suoi discepoli. Il Nazareno chiarisce che non è venuto ad eliminare l’antica e sacra Legge dell’Alleanza, ma vuole completarla in ciò che ancora le manca: l’amore dello Spirito Santo. La nuova legge di Gesù Cristo è la legge dell’amore.  Essa va portata a compimento con la radicalità che Gesù indica nelle sei antitesi, nelle quali rivendica la sua autorità divina. Ai cristiani tocca essere temperanti, chiari nel dire sì sì e no no per scegliere, in ogni occasione, l’Amore. 

Un’opera d’arte capace di raccontare in forme e colori questo prezioso ma difficile insegnamento evangelico è la Lattaia di Jan Vermeer, creata tra il 1658-1660.

 

Jan Vermeer, La lattaia, 1658-1660.

La piccola tela del Rijksmuseum è un capolavoro unico che sprigiona un meraviglioso mondo di emozioni  e una forte potenza espressiva.  In una stanza disadorna, alla fievole luce  del nuovo mattino che penetra dalla finestra, è raffigurata una donna. Ha in mano una brocca e sta versando del latte in una scodella. Davanti alla serva, quasi come elemento separatore dall’osservatore, vi è un tavolo. Sopra c’è la scodella del latte, un cesto con un pane croccante, altri tipi di pane e un telo blu. 

Benissimo (anzi bellissimo)! Ma l’insegnamento evangelico? Quali sono le attinenze?

In realtà Vermeer, come tutta l’arte protestante contemporanea al pittore, è stata bravo nel   rappresentare iconograficamente  il Vangelo attraverso simboli ed allegorie dipinti in contesti apparentemente profani! 

Proviamo a rivedere il nostro quadro partendo dalla luce che entra dalla finestra: è la luce di Dio, autore dell’Alleanza con gli uomini. E’ proprio il fiotto di luce che guida il nostro sguardo sul filo di latte, bianchissimo, puro, che scorre nella scodella. E’ il rimando al Battesimo!

Sulla stessa tavola il cesto con il pane: allegoria chiaramente cristologica. Il Telo blu, appoggiato casualmente sul bordo,  richiama l’alto dei cieli, sede del divino. Quella mensa diventa così la mensa Eucaristica, la mensa dei Battezzati.

Ma c’è un altro particolare importante: sul pavimento, dietro alla donna, c’è uno scaldino. Inoltre sulle mattonelle  immediatamente dietro, sono dipinti dei puntini. Possiamo leggere l’insieme come allegoria dello Spirito Santo vivificatore della  Nuova Alleanza evangelica.  I comandamenti di Gesù nel Vangelo non possono essere separati dalla presenza dello Spirito Santo effuso nei nostri cuori, che ci dona la grazia di poterli osservare.  

In una tale interpretazione la donna diventa simbolo della Temperanza. L’espressione dipinta sul suo volto la rendono come una realtà decantata, fissata in una dimensione del tutto contemplativa; il colore del  grembiule e dei risvolti delle maniche sono azzurri come il telo del tavolo; il rimando è il medesimo: Dio. La Temperanza è infatti la virtù che ci aiuta a dirigere tutte le nostra azioni verso Cristo, guidati da un unico principio: l’Amore per Dio e per il prossimo.