La tua fede ti ha salvato

La tua fede ti ha salvato.Così replica Gesù al gesto dell’unico lebbroso che, una volta miracolato, torna indietro e si prostra ai suoi piedi. In quell’epoca era molto rara la guarigione dalla lebbra. Nelle poche occasioni in cui questo accadeva, per legge, la persona guarita doveva presentarsi a un sacerdote che  redigeva un  atto ufficiale  rendendo così possibile la reintegrazione nel contesto sociale (cfr. Lv 14, 1-32).

Dieci malati che chiedono la guarigione a Gesù; hanno tutti fede in Lui, lo evidenzia non solo la richiesta fatta al Nazareno: Gesù, maestro, abbi pietà di noi! Ma anche la pronta obbedienza di andare a Gerusalemme,  dai sacerdoti, quando ancora la guarigione non era evidente.

Perché si salva solo il Samaritano?

La risposta la possiamo scorgere ammirando una miniatura presente nel  Codex aureus Epternacensis, un evangeliario latino risalente al XI secolo ed oggi custodito al Germanisches Nationalmuseum di Norimberga.

Codex Aureus Epternacensis, XI secolo, Germanisches Nationalmuseum, Norimberga.

 

La  miniatura raffigura  due momenti: quello della richiesta e quello del ringraziamento; una scritta in latino spiega  cosa sta accadendo: (Ne) guariva dieci, uno solo tornava a rendere grazie. Nella prima scena ci sono i dieci lebbrosi che implorano il Nazareno ad  avere pietà. Alle loro spalle si erge la città di Gerusalemme. Nella seconda scena c’è il samaritano che ritorna da Gesù e si butta ai suoi piedi  per ringraziarlo mentre gli altri si stanno allontanando, felici per una vita ritrovata. Tutti e dieci sono stati guariti e hanno incontrato Gesù,  solamente uno, e per di più il più eretico,  si è lasciato toccare e coinvolgere.

C’è un ultimo particolare, nella miniatura, che spiega in modo completo il significato profondo di quel  miracolo: le mani di Gesù. Nel primo riquadro la mano sinistra regge il rotolo della legge mentre la destra ha le dita benedicenti. In questo modo viene raffigurato il Pantocratore, Colui che tutto può, l’Onnipotente. A Lui sono accorsi quei dieci uomini bisognosi di pietà.  Di essi nove sono  rappresentanti simbolici dell’homo religiosus, rispettoso della legge,  che si  rivolge a Dio nel momento di bisogno e segue ciò che la tradizione detta. Nella scena successiva non c’è più il rotolo, Gesù ha la mano  aperta e accogliente verso il samaritano che rappresenta il  credente,  colui che liberamente e personalmente  fa la scelta di vera fede: permette a Dio di entrare  nella sua vita,  in un abbraccio di totale abbandono profumato di eternità.