Insegnaci a pregare

Signore insegnaci a pregare, chiedevano i discepoli a Gesù, così come aveva fatto Giovanni Battista con i suoi. L’esigenza di un dialogo tra l’Io umano e il Tu divino è sempre stata una costante fondamentale in tutte le esperienze religiose che l’uomo ha vissuto nella sua storia. Quale è il valore della preghiera? Perché bisogna pregare? In fondo Dio Padre già conosce le nostre urgenze e le nostre necessità…se ci ama, perché dobbiamo supplicare il suo intervento?

In verità la preghiera non individua la piccolezza dell’uomo, la sua nullità rispetto al divino ma proprio il contrario. L’uomo è la prima creatura di Dio, l’unica capace di cercare il volto dell’Altro, di tessere con Lui un dialogo: di chiedere ma anche di ringraziare, di domandare ma anche di spiegare.

Alla domanda Gesù risponde con un insegnamento di poche parole ma preziosamente essenziali. Nel Padre nostro, scrive il papa emerito, Benedetto XVI, Gesù ci rende partecipi del suo pregare, ci introduce nel dialogo interiore dell’Amore trinitario… Il Padre nostro proviene dalla sua preghiera personale, dal dialogo del Figlio con il Padre”(J. Ratzinger, “Gesù di Nazaret”). La preghiera rivela quindi la grandezza dell’uomo, capace di interloquire con il suo creatore. Questo concetto è espresso molto bene in un’opera di un pittore francese, Jean Francois Millet, l’Angelus.

Jean Francois Millet, Angelus, 1858 -1859, Museo d’Orsay, Parigi.

La tela, realizzata tra il 1858 e il 1859, è oggi conservata al Museo d’Orsay, a Parigi. Il titolo del quadro si riferisce alla preghiera dell’Angelus Dominiche, per tradizione, viene recitata tre volte al giorno. È ciò che  stanno facendo i due  contadini ritratti nel dipinto: al suono delle campane della chiesa di Chailly en Bière,  ben visibile sullo sfondo, hanno sospeso il loro lavoro e si sono raccolti in preghiera.

Il pittore è riuscito a donare a quel gesto quotidiano una straordinaria solennità. I due protagonisti, ripresi dal basso verso l’alto, si stagliano nel cielo aureo del tramonto con un aspetto statuario, monumentale, che esprime la grandezza dell’uomo che riesce persino a parlare con il suo Creatore. E Dio è presente, e ascolta, in quella Luce diffusa, necessaria, che illumina ogni cosa.

La preghiera è questo, abbandonarsi fiduciosamente all’amore di Dio, che ci precede e ci accompagna sempre, dall’aurora della nostra vita fino al suo tramonto.