Tre sorelle

Charles Peguy, scrittore e poeta francese vissuto a cavallo tra il 1800 e il 1900, definì le  virtù teologali come tre sorelle: la Fede è una Sposa fedele, la Carità è una Madre infine  la Speranza è una bambina da nulla. Ed è proprio così: le tre virtù sono diverse ma unite da un profondo legame; come tre sorelle hanno la stessa origine: DioSu di esse ci invita a riflettere anche la Liturgia della Parola  di questa domenica.

Vi invito a farlo attraverso un’opera realizzata da Raffaello Sanzio, verso il 1507, su commissione di Atalanta Baglioni per la cappella di famiglia in San Francesco al Parto a Perugia. Oggi è possibile ammirarla ai Musei Vaticani.

La pittura si compone di tre segmenti con il medesimo schema: al centro una virtù in figura femminile, ai lati due angeli bambini con simboli o gesti che amplificano la spiegazione teologica.

 Particolare della Fede, Musei Vaticani.

Anzitutto la Fede, tiene in mano l’Ostia ed il Calice Eucaristico. Essere cristiani significa credere  che Cristo è tuttora presente nella nostra storia, nel nostro oggi attraverso  i Sacramenti della Chiesa. Ai lati i due angeli con due cartigli su cui sono scritte due cifre cristologiche: JHS a destra dell’osservatore e CPX alla sinistra. Sono rispettivamente la traslitterazione latina dell’abbreviazione del nome greco ΙΗΣΟΥΣ e del titolo ΧΡΙΣΤΟΣ, Gesù Cristo.

Particolare della Speranza.

C’è poi la Speranza raffigurata come una donna  in preghiera. Essa si affida all’amore di Dio, certa che l’inatteso può accadere. Perchè la Speranza è proprio questo, valicare i limiti dell’attesa, che è storica, possibile, e innalzarsi verso orizzonti del tutto nuovi e inesplorati. I due putti enfatizzano ancora di più questo concetto: le loro mani conserte, i loro volti sereni e tranquilli, esprimono la fiducia di chi, pone la sua vita nelle mani di Dio, certo che si sta inoltrando verso la felicità.

Particolare della Carità

Infine la Carità. L’artista, ponendosi sulla stessa scia della tradizione iconografica, rappresenta la carità come una donna carica di figli. La carità è feconda, ama la vita e la serve. È amore non solo che genera, ma cura, custodisce. Ai lati della carità due putti la rappresentano ulteriormente. A sinistra uno regge un fuoco. La carità è passione che travolge, che riscalda. A destra l’altro versa da una cesta chicchi d’uva perchè la carità è abbondanza e ricchezza. E  alla fine ciò che resterà sarà  solo la carità, la più grande di tutti.