QuanTo Amore

Amore e talenti

L’espressione simbolica più usata, Regno di Dio, corrisponde ad una realtà che travalica tutte le categorie umane. Esso sarà il tempo della totale e piena presenza dell’uomo e del suo universo al cospetto di Dio; quando a ciascuno verrà dato, definitivamente, quanTo amore   sarà riuscito a ‘contenere’ durante la vita terrena, così come i talenti dati ai servi della parabola matteana, ciascuno secondo la propria capacità.

E’ nell’oggi quindi, nella nostra libera quotidianità che siamo chiamati a costruire il nostro futuro ultimo.   A Dio toccherà ‘solo’ trasformare il nostro tempo in NON tempo, in eternità.

 Sarà giustizia pura. Sarà il Giudizio finale!

L’opera che vi propongo di ammirare  è ‘La pesatrice di perle’ di Jean Wermeer.

Ad un primo sguardo sembra un’opera che niente ha  a che vedere con la tematica escatologica. Invece essa  è prova del sottile espediente ideato dagli artisti protestanti che, non potendo raffigurare esplicitamente tematiche  religiose, le rendevano presenti attraverso una serie di particolari. In questo caso  sul fondo è raffigurato un elemento molto importante,  un quadro nel quadro: è un giudizio universale.  Fornisce la chiave di lettura della raffigurazione: l’evento ultimo.

Nella stanza, illuminata da una luce proveniente dall’esterno, c’è una donna, è incinta, ha una bilancia in mano e sembra prossima a pesare dei gioielli che fuoriescono da varie scatole.

 Nell’ammirare questa meravigliosa tela, sembra intravedere la donna citata nel poema acrostico del libro dei Proverbi e che oggi la liturgia ci propone. Il piccolo brano biblico non esalta la bellezza della donna ma ciò che fa. L’attenzione si concentra sulla sua instancabile attività.  Essa è paragonata a perle preziose che appaiono anche nel quadro.

In mano la donna ha una bilancia. Simbolo della giustizia, sembra  richiamare  la teoria della psicostasi, nata in epoca medievale ma comune a molte religioni, secondo cui  l’arcangelo Michele, incaricato direttamente da Dio, peserà le anime per separare quelle giuste da quelle peccatrici. Nel quadro  l’intervento divino è reso visibile dal raggio di luce che illumina l’oggetto.

Infine sul tavolo è adagiato un enorme telo blu. Il colore simbolo della trascendenza, del mistero divino. Quel piano di legno diventa allora il ‘luogo’ ove il Giudizio definitivo avverrà,  il ‘luogo’ in cui il tempo si trasformerà in metatempo, il seno di Abramo  dove la misericordia di Dio Padre  ci avvolgerà…per sempre.